EMERGENCY a Erbil per garantire assistenza medico-chirurgica ai feriti dei combattimenti di Mosul
Con l’intensificarsi del conflitto a Mosul e il peggioramento della crisi umanitaria, il 15 gennaio, d’intesa con il Dipartimento di Salute del Kurdistan Iracheno, EMERGENCY ha iniziato a lavorare presso l’Emergency Hospital, il Centro Chirurgico di Erbil, Nord Iraq, per garantire assistenza medico – chirurgica alle vittime del conflitto.
Mesi e mesi di combattimenti – un’offensiva dell’esercito iracheno nel tentativo di strappare Mosul a Daesh (ISIS) -hanno ridotto allo stremo la popolazione, intrappolata tra le linee del fronte. Le aree abitate dai civili vengono attaccate indiscriminatamente e i residenti in fuga utilizzati come scudi umani: dall’inizio di dicembre 2016 i combattimenti hanno causato almeno 3.125 feriti (fonte Ministero della Salute).
“Abbiamo deciso di intervenire per rispondere alle crescenti necessità di chirurgia di guerra. La popolazione di Mosul convive ormai con una guerra cruenta. Le persone che hanno bisogno di cure medico-chirurgiche arrivano con difficoltà presso gli ospedali e a loro volta le strutture sanitarie locali, i medici, gli infermieri, stanno cercando di tenere il passo con il flusso dei feriti, che continuano ad aumentare. Vogliamo essere sicuri che i civili colpiti dal conflitto abbiano accesso a cure gratuite e di qualità” spiega Emanuele Nannini, Vice Coordinatore Ufficio Umanitario EMERGENCY.
Come in tutti i progetti, EMERGENCY si è occupata di ristrutturare l’ospedale, ampliandone il numero dei posti letto, che passano da 24 a 68. Particolare attenzione sarà riservata alla formazione del personale medico in chirurgia di guerra, effettuata dal personale internazionale, per allineare le procedure ospedaliere agli standard internazionali.
(1 febbraio 2017)