Discorso di accettazione del Premio “Sunhak Peace” da parte del dottor Gino Strada
Oggi a Seul, in Corea del sud, Gino Strada, chirurgo e cofondatore di EMERGENCY, ha ricevuto il Premio “Sunhak Peace”, assegnato ogni anno a individui e organizzazioni che si sono distinti per l’importante contributo alla pace e allo sviluppo umano.
Il premio “Sunhak Peace” 2017 vuole contribuire alla ricerca di una soluzione pacifica alla più grande crisi dei rifugiati dall’epoca della Seconda guerra mondiale: nel 2015 oltre 65 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case a causa di conflitti, persecuzioni e violazioni dei diritti umani. Questo è il discorso letto in occasione del ritiro del Premio, durante l'”Universal Peace Federation World Summit”:
È un onore per me ricevere il Premio Sunhak per la Pace, soprattutto in tempi come quelli odierni, sempre più segnati da guerra e violenza e in cui ogni messaggio di pace è percepito come irreale ed utopico.
Desidero ringraziare il Rev. Sun Myung Moon ed il Dr. Hak Ja Han Moon per aver dedicato la propria vita al raggiungimento della pace universale e alla promozione dei valori fondamentali della pace, del dialogo e della cooperazione nel nome della famiglia umana. Oggi più che mai, urge la necessità di costruire un mondo migliore per le generazioni future e di creare le condizioni per una pace sostenibile.
Inseguivano il sogno di vivere in pace, ma noi ci siamo mostrati sordi di fronte alle loro speranze.
‘Cosa ho fatto di male?’ – mi ha chiesto una volta un ragazzo somalo appena approdato in Sicilia. Non sono stato in grado di dargli una risposta.
Il caso dell’Afghanistan ne è un esempio emblematico.
L’Afghanistan è ad oggi il secondo Paese d’origine di rifugiati di tutto il mondo (superato solo recentemente dalla Siria). Circa 3 milioni di Afghani hanno infatti cercato rifugio al di fuori del proprio Paese e vivono principalmente in Pakistan e in Iran. Per molti anni, questa tragedia è stata ignorata dai Paesi occidentali, ed è diventata una priorità solo quando i rifugiati afghani hanno iniziato a dirigersi in Europa. In risposta a questo crescente flusso migratorio, piuttosto che investire in programmi di accoglienza e di integrazione e affrontare le cause alla base del conflitto, i leader europei hanno firmato un accordo con il governo afghano, che li autorizza a deportare legalmente i richiedenti asilo, facendo fare loro ritorno in Afghanistan in cambio di aiuti finanziari.
Le vite spezzate di tutte queste persone ci spronano a riflettere, ci chiedono di intervenire per mettere fine alla spirale della guerra e della violenza.
Noi di EMERGENCY crediamo fermamente che l’abolizione della guerra sia l’unica soluzione realistica ed umana per mettere fine alla sofferenza del genere umano e per promuovere i diritti umani universali. A tale scopo, EMERGENCY si sta impegnando per lanciare una campagna internazionale che vedrà il coinvolgimento di personalità di fama mondiale, ma anche di comuni cittadini. Quanto dico potrà sembrare utopico, ma in realtà si tratta di un obiettivo realistico e realizzabile. Spetta adesso ai cittadini del mondo agire e conquistare la pace. Rinunciare alla logica della guerra e seguire i princìpi di fraternità e solidarietà non è soltanto auspicabile, ma urgentemente necessario, se vogliamo che l’esperimento umano possa continuare.
Quest’oggi, sono molto lieto di avere la possibilità di invitare caldamente tutti voi a unirvi a noi in questo grande sforzo comune.
Grazie”.