Gino Strada riceve il premio SUNHAK per la Pace 2017 insieme a Sakena Yakoobi
L’annuncio è stato dato, il 30 novembre 2016, dal presidente del comitato del premio Sik Hong e sono risultati vincitori tra 227 candidati provenienti da 76 nazioni. Sik Hong, ex presidente della Korea insieme all’ University di Seoul, hanno motivato la scelta in merito al fatto che “la crisi dei rifugiati sarà il tema centrale per l’umanità nel 2017”.
Con questa motivazione il comitato ha selezionato i due candidati: Gino Strada per il suo costante e tempestivo aiuto medico ai rifugiati in Africa e in Medio Oriente e Sakena Yakoobi per aver presentato una soluzione innovativa al problema della riallocazione dei rifugiati attraverso l’educazione.
Gino Strada ha dato assistenza medica ai rifugiati e alle vittime della guerra per oltre 25 anni in situazioni pericolose rischiando la propria vita nelle zone dei conflitti. Insieme ad Emergency, l’organizzazione a cui ha dato vita nel 1994, insieme alla moglie Teresa Sarti, composta da medici volontari a oggi operativa con più di 60 strutture sanitarie di emergenza in molte nazioni,. Ha contribuito a curare oltre 7 milioni di persone.
Gino Strada sostiene che il “diritto di essere curati” sia un diritto umano fondamentale e inalienabile. Nel 2008 ha promosso il “Manifesto per una Medicina basata sui Diritti Umani” assicurandosi le firme dai governi di 12 paesi africani (Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Gibuti, Egitto, Eritrea, Etiopia, Ruanda, Sierra Leone, Somalia, Sudan e Uganda).
Ha inoltre costruito un centro per interventi chirurgici cardiaci di altissimo livello in pieno deserto africano in Sudan ed ha in costruzione un Centro Pediatrico di altrettanta eccellenza in Uganda.
Gino Strada sostiene e promuove a livello mondiale ,attraverso la propria missione, la completa gratuità delle cure per ogni individuo.
Gino Strada è stato premiato nel novembre del 2015, di fronte al Parlamento Svedese, con il “Right Livelihood Award” conosciuto come il Nobel alternativo per l’impegno umanitario
L’altro premiato, la dottoressa Sakena Yakoobi, ha dedicato la propria esistenza alla educazione delle donne, sviluppando una visione innovativa per l’istruzione nel mondo islamico basata sulla sua convinzione che “educare le ragazze vuole dire educare le generazioni future”.
Attraverso l’Istituto Afgano per l’apprendimento fondato da lei nel 1985 ha offerto servizi educativi e sanitari a più di 13 milioni di rifugiati attraverso un sistema educativo stabile. In particolare, alla Yacoobi è stato riconosciuto il merito di aver migliorato notevolmente i diritti e lo status sociale delle donne all’interno della società islamica.
Oggi gestisce più di 80 scuole clandestine, lavorando a rischio della propria vita e garantendo l’istruzione a più di 3000 ragazze, nonostante le avversità del regime talebano che proibisce tassativamente alle donne di ricevere un’istruzione.
Per il suo impegno umanitario è stata una candidata al Premio Nobel per la Pace nel 2005.
Attraverso il suo impegno pionieristico, a differenza della prima generazione di rifugiati afgani che hanno sofferto povertà e disperazione, le seconde e terze generazioni hanno la possibilità di avere un ruolo attivo e di leadership nel processo di ricostruzione del loro paese
Il SUNHAK Peace Prize è stato istituito dalla politica coreana Hak Ja Han Moon, moglie di Sun Myung Moon, leader religioso e personalità di primo piano dello sviluppo dell’economia coreana e mondiale. Il suo intento è di portare avanti l’eredità del marito.
Il Premio SUNHAK per la Pace riconosce e onora individui o organizzazioni che hanno offerto contributi duraturi alla pace e allo sviluppo umano.
Il Premio consiste in una somma di denaro per un totale di un milione di dollari equamente diviso tra i due vincitori che serviranno a finanziare progetti di aiuto concreto a profughi e rifugiati.
La cerimonia di premiazione si terrà il 3 febbraio 2017 a Seoul in Corea del Sud.